venerdì 11 novembre 2011

Invece si può

‎"In Italia, data la maggiore influenza avuta dalla cultura marxista e la quasi assenza di una cultura liberale, si è protratta più a lungo, in una parte dell’ opinione pubblica e della classe dirigente, la priorità data alla rivendicazione ideale, su basi di istanze etiche, rispetto alla rivendicazione pragmatica, fondata su ciò che può essere ottenuto, anche con durezza ma in modo sostenibile, cioè nel vincolo della competitività. Questo arcaico stile di rivendicazione, che finisce spesso per fare il danno degli interessi tutelati, è un grosso ostacolo alle riforme. Ma può venire superato. L’abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione, verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili."
Mario Monti, Corriere della Sera, 2 gennaio 2011

mercoledì 9 novembre 2011

Medea e lo spread

"Cui prodest scelus, is fecit", afferma Medea nell'omonima tragedia. Colui a cui giova il crimine, lo ha commesso. Affermazione forse un po' tranchant, ma non destituita completamente di fondamento. E allora, mentre l'Italia è, come ha affermato Emma Marcegaglia, nel baratro, proviamo un po' a pensare a chi giova tutto ciò e chi invece pagherà i 560 punti (attuali, ma tutto lascia presagire che la soglia 600 sia tutt'altro che inviolabile) di differenziale fra il rendimento dei Bund tedeschi e i Btp.

giovedì 3 novembre 2011

Economia vs Democrazia?

La moderna economia è ancora compatibile con la democrazia? Mi sono posto questa domanda per la prima volta a metà degli anni '90. Mi trovavo nei locali della facoltà di scienze politiche del'Università di Firenze e avevo in mano un volantino appena ricevuto da un militante dell'allora Sinistra Giovanile. Massimo D'Alema aveva appena pubblicamente invitato Romano Prodi a divenire il candidato del Centro-sinistra alla guida del governo in vista delle prossime elezioni. Una frase mi fece arrabbiare: si diceva che soprattutto Prodi piaceva "ai mercati, che, come si sa, votano ogni giorno". Mi fece arrabbiare perché ritenevo che un presidente del consiglio dovrebbe prima di tutto piacere agli elettori e non ai mercati. Tuttavia avvertivo in quella formulazione un che di ineluttabile.

domenica 30 ottobre 2011

Risatine e letterine

Dopo la "risatina" di Angela Merkel e Nicholas Sarkozy, Berlusconi manda una letterina all'Ue (manco fosse Babbo Natale) in cui dichiara formalmente la sua accettazione e obbedienza nei confronti dei ai diktat di Francia, Germania e BCE al nostro Paese.

Nella lettera il presidente del consiglio annuncia, fra le altre cose che sarà più facile licenziare i lavoratori a tempo indeterminato per motivi economici e che si andrà in pensione a 67 anni.

lunedì 24 ottobre 2011

Quando il saggio indica la luna...

Un nuovo scandalo, una vergogna per il Bel Paese. Uno schiaffo alla nostra dignità. Il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel, a una domanda che riguarda Berlusconi e l'Italia si mettono a ridere. E via che parte tutto il panegirico di reazioni degli oppositori di Berlusconi (ho detto, non a caso, "di Berlusconi", non delle sue politiche) che si stracciano le vesti per questa nuova onta subita dall'Italia in campo internazionale. Un grande paese dileggiato e deriso a causa di un premier che si fa leggi ad personam, che organizza festini...

venerdì 21 ottobre 2011

Paolo, sei tutti noi!

Carlo Giuliano non era un eroe. Come recita la famosa scritta sulla targa stradale di piazza Alimonda, Carlo Giuliani era, prima di tutto, un ragazzo. Un ragazzo di venti anni o poco più che partecipava ad una manifestazione. Una ragazzo di venti anni o poco più che, quando la manifestazione è stata letteralmente "aggredita" dalle foze dell'"ordine" (nella cui centrale operativa era presente, a supervisionare, tale Gianfranco Fini, attuale Presidente della Camera dei deputati a cui buona parte del centrosinistra oggi fa la corte), ha perso la pazienza e ha risposto pan per focaccia, decidendo di lanciare un estintore contro la camionetta dei carabinieri dalla quale, probabilmente, tale estintore era uscito. Era un estintore, prima di tutto, non una "spranga". Ma probabilmente Carlo non aveva partecipato alla manifestazione né con l'intenzione di tirare quell'estintore ai carabinieri, né con quella di diventare un "eroe". Probabilmente, come tanti giovani e meno giovani in quel giorno di oltre dieci anni fa, voleva solo griudare la sua rabbia contro i potenti della terra, voleva solo dare il suo piccolo contributo a quell'"altro mondo" che allora sembrava essere "possibile".

venerdì 7 ottobre 2011

La crisi degli Asini

Ricevuta via mail dal circolo PRC Livorno Centro

Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio. In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a 100 € in contanti ogni asino che gli sarebbe stato offerto.


I contadini erano effettivamente un po' sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua. L'uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali. Il giorno seguente, offrì 300 € a quelli che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio. Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 € la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.