venerdì 23 marzo 2012

La maglietta di Diliberto

Due parole sulla saga di Oliviero Diliberto e la maglietta con la scritta "Fornero al cimitero", indossata da una signora che si fa fotografare assieme a lui. Si sa come è la storia, qualche giorno fa inizia a circolare una immagine con il segretario del Pdci sorridente assieme ad una signora che indossa la maglietta incriminata. La ministra piangente, colpita, stigmatizza la cosa; Diliberto dice che non aveva visto la maglietta e che se l'avesse vista non si sarebbe fatto fotografare; tutti giù a solidarizzare con la Fornero. Poi iniziano a circolare video e foto di Diliberto che parla "vis a vis" con la signora, foto e video fatti prima, pare, della "foto ricordo": Diliberto, quindi, la maglietta l'aveva vista e letta benissimo.

martedì 20 marzo 2012

Sia fatta la volontà della BCE

Se c'è una cosa bella di questo governo di tecnici è il loro dire "pane al pane e vino al vino", senza formule "politichesi". Prendete il sottosegretario Polillo stasera a Ballarò: "non ci dimentichiamo che la BCE ci ha mandato una lettera con delle richieste, che noi stiamo mettendo in pratica". Chiaro, no? La BCE, una banca, quindi non un ente elettivo, magari anche con un sistema elettorale capestro tipo il porcellum, una banca, non il Parlamento europeo o, al limite, la Commissione europea; una banca, quindi un ente a-democratico e che risponde solo alle logiche economiche. E il governo si pregia di esserne il fedele servitore. E il Parlamento deve accettare la sua impotenza in questa fase. Oggi, per la dodicesima volta il governo Monti ha posto la fiducia. O mangiare la minestra o saltare la finestra.

martedì 6 marzo 2012

La sicurezza sul lavoro non è interesse pubblico

Nel disinteresse più o meno generale, quel genio meglio conosciuto come Monti Mario, di mestiere banchiere e presidente del consiglio dei ministri ad avanzatempo ha pensato bene di rifilare al paese l'ennesimo decreto-legge che non riveste affatto carattere di necessità ed urgenza, che dovrebbero essere caratteristica inderogabile di ogni decreto legge, ma che tira un'altra micidiale picconata ai diritti dei lavoratori. Nessuno o quasi se ne è accorto. Parlo ovviamente del famigerato "decreto-semplificazioni" (DL 5/2012) ed in particolare dell'art. 14, che inserisce, in modo quantomeno infingardo, una sostanziale modifica del regime dei controlli in materia di sicurezza sul lavoro. In pratica si dice (comma 4 lettera f) che le aziende certificate iso 9001 o simili saranno praticamente esentate dai controlli di organi statali, regionali e locali in materia di sicurezza sul lavoro.