sabato 12 marzo 2011

Cosa ci diranno dopo Fukushima?

Il forte terremoto giapponese (8,9 di magnitudo) ha provocato il danneggiamento della centrale nucleare di Fukushima (una delle più grandi del mondo). Non si conosce ancora l'entità della fuga radioattiva, se sarà un disastro nucleare o "solo" un incidente. Le notizie si rincorrono fra annunci e smentite. Una cosa è certa: il terremoto ha causato alla centrale danni tali da farne esplodere una parte, che qualche decina di migliaia di persone sono state evacuate.

Cosa ci diranno, adesso, i nuclearisti? Cosa ci dirà adesso il governo che ha pesantemente limitato gli incentivi per le fonti energetiche rinnovabili, con l'evidente scopo di rendere inevitabile il ricorso al nucleare?
Non ci potranno certo dire che il terremoto catastrofico del giappone è un evento rarissimo, che si verifica una volta ogni migliaia di anni. Il terremoto di Sumatra, appena 7 anni fa, fu più potente di quello giapponese (9,1 di magnitudo). Non ci potranno dire che i giapponesi non hanno tecnologia sufficiente per progettare e manutenere centrali nucleari sicure (lo dissero per Cernobyl, ma correva l'anno 1986: in un colpo solo si screditava l'Unione Sovietica e si difendeva il nucleare, ma non fu comunque sufficiente, visto l'esito dei referendum sul nucleare celebrati da lì a poco). Non potranno dire neppure che in Italia siamo al sicuro dai terremoti. Il nostro territorio è sismico dovunque sotto gli appennini. In alcune zone è anche molto sismico. Non ci potranno neppure dire che comunque in Italia non si verificano terremoti di potenza paragonabile a quello giapponese. Il terremoto di Messina (1908, cento anni fa, non diecimila) ebbe una magnitudo di 7,4.
Non so cosa ci diranno. Per il momento la Sogin, agenzia pubblica per il nucleare ha presentato, qualche mese fa, la mappa dei siti dove sarebbe possibile la realizzazione del "parco tecnologico" di 300 ettari, con annesso stoccaggio di scorie nucleari. Siti concentrati in due regioni sismiche (Toscana, Pistoia compresa, e Puglia), mentre solo un paio sono situati a nord degli appennini, nonostrante la "Padania" abbia una classificazione sismica generalmente bassa. Una coincidenza, gli attuali assetti di governo non c'entrano sicuramente.




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