lunedì 24 gennaio 2011

E se si tagliassero le spese militari?

Copio-incollo il testo di un volantino del Comitato Fiorentino Fermiamo la Guerra... mi pare eloquente e non necessita di alcun commento

Mentre la crisi colpisce duramente lavoratori e ceti medi, il Governo Berlusconi taglia gli stanziamenti per lo Stato Sociale, per la cultura, la scuola, la ricerca e in generale per tutto ciò che può ridurre l’impatto della crisi e favorire la ripresa.

Dice Tremonti: “la cultura non si mangia”; e le armi ?

Il complesso delle spese militari per il 2011 (24,396 miliardi di Euro) supera quello del 2010.

Si prevede l’acquisto di armi di ogni genere.

1) In particolare si spenderanno 472 milioni per i cacciabombardieri F-35, sofisticatissimi e in grado di portare bombe atomiche, strumenti di offesa e non certo armi difensive e per missioni di pace.

E’ solo la prima tranche di 131 unità al costo previsto di 16 miliardi di Euro. Altri Paesi NATO, che li avevano prenotati, stanno rinunciando all’acquisto. Germania, Francia, Gran Bretagna, che sono più ricchi di noi, stanno riducendo le spese militari. Noi spendiamo, pro capite, più di Germania, Russia e Giappone.

2)Quanto ci costa, a parte il triste conto dei morti, la missione in Afghanistan?

2 milioni di euro al giorno per 4200 soldati. Ormai siamo a 3 miliardi di Euro. Non risulta che abbiano portato un gran vantaggio al martoriato popolo afgano.

3)Quanto ci costa la partecipazione al colossale apparato militare NATO e USA, non più destinato alla difesa degli Stati aderenti, ma al controllo dell’intero Pianeta ?

Il costo delle basi militari ricade sul nostro bilancio almeno per il 40 %, oltre all’impegno di pezzi preziosi del nostro territorio, di strade, ferrovie, porti, aeroporti, con l’impatto ambientale relativo.
Ma la nostra economia almeno ne ricava vantaggi? Secondo una ricerca della Univ. Bocconi se si investisse in sanità, istruzione, energie rinnovabili,quel che si spende in armi, i posti di lavoro raddoppierebbero.
La nostra sicurezza reale, contro gli attacchi al salario, all’occupazione, alla salute, al futuro, sarebbe meglio garantita se girassimo anche solo 4 – 5 miliardi di Euro dai più di 20 previsti per il bilancio della Difesa verso il lavoro, lo stato sociale, la ricerca,la formazione, l’ambiente.



Comitato Fiorentino Fermiamo la Guerra

Firenze 15 gennaio 2011






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