martedì 23 agosto 2011

L'ennesimo uomo della provvidenza




Mi pare di capire che domenica scorsa, non casualmente nell'esclusiva location di Cortina d'Ampezzo (mica Ostia Beach...), sia sceso in campo definitivamente l'ennesimo uomo della provvidenza, colui che di nuovo farà tabula rasa della destra politica per prenderne il posto. Una replica di quello che abbiamo visto alla fine del 1993, quando un certo Silvio Berlusconi, attualmente ancora Presidente del Consiglio della repubblica Italiana, entrò in politica sostituendosi al vecchio, ormai impresentabile, Pentapartito, travolto dagli scandali di Tangentopoli. Quel che è fatto è reso, quindi oggi tocca a lui essere spodestato.
Sto parlando ovviamente di Luca Cordero di Montezemolo, l'uomo giusto al momento giusto per sostituire Berlusconi, come Berlusconi fu l'uomo giusto al momento giusto per sostituire il CAF (prima ci avevano provato con Segni... ma Mariotto non ha lo spessore...). Giusto, è ovvio, relativamente agli interessi che anche personalmente rappresenta. L'uomo che dia il segno, anche con la propria storia personale, che in Italia "democrazia" si legge, da sempre "plutocrazia". Ed infatti il nostro da questo punto di vista ha tutte le carte in regola. Più giovane di Berlusconi (sì, ormai in Italia si è giovani a 65 anni!), pieno di soldi pure lui, con alle spalle una folgorante carriera nelle aziende della vera famiglia regnante italiana, la famiglia Agnelli (dalla Juventus, alla Fiat, alla Maserati, alla Ferrari) con la quale è perfino imparentato. Un uomo di sangue blu, che ama le belle donne (tipo la Fenech) ma con una vita sessuale più tranquilla del Silvio Nazionale. Un uomo nazional-popolare (e chi meglio del presidente della Ferrari?). Che ami i valori tradizionali: la famiglia (è alla terza) e gli amici (dei quali ha piazzato numerosi figli in Ferrari, come ci riporta il Fatto Quotidiano). E last but not least: ha capelli propri e del loro grigio naturale.
Ma torniamo a Cortina d'Ampezzo, dove il nostro si è lasciato andare ad alcune considerazioni interessanti. La prima: una frase sibillina sul suo ingresso in politica: 

"La classe dirigente che ha operato negli ultimi quindici anni ha fallito. Ogni professionista o imprenditore, come ciascuno di noi, deve rispondere di quanto è stato fatto .Non è possibile che la classe dirigente non sia tenuta a rispondere. Non ho mai sentito una vera assunzione di responsabilità. […] Può anche essere che fra un anno e mezzo ci possa essere un’offerta politica nuova."

Non scioglie il nodo in modo inequivocabile... "può darsi che fra un anno...". Del resto il nostro ha sangue sabaudo nele vene, la lezione del Re Tentenna pare averla imparata bene. Ma certo se si è spinto ad ipotizzare questa "offerta politica nuova" non lo ha fatto a caso.
Poi il nostro critica la Lega Nord. E meno male. La Lega è un partito con suggestioni razziste, xenofobe e perfino fascisteggianti. Peccato però che il nostro nobiuomo l'abbia criticata per tutt'altre ragioni: "dice sempre di no, come Rifondazione". Al di là del fatto che fa piacere, perfino col nostro 2 o 3 percento popolare gli incubi del grande capitale, il concetto è chiaro: il problema della Lega è che disturba il manovratore, non altro. La si critica perché parla a voce troppo alta, non per quello che dice.
Ma il nostro punta alto, non si limita a questo. Quindi tratteggia i connotati di una vera e propria contromanovra: "Bisogna vendere le aziende pubbliche, occorre uno Stato che tagli, privatizzi, liberalizzi, recuperi risorse, dimezzi il numero dei parlamentari, tolga i privilegi iniqui a chi li ha". Probabilmente, fra i privilegi iniqui ci sono anche le pensioni, visto che propone subito dopo di innalzare l'età pensionabile. 
Però non voglio essere ingeneroso: il nobiluomo propone pure una sorta di "patrimoniale"... addirittura! Ebbene sì: propone nientepopodimeno di una tassa dello 0,5% sui patrimoni sopra... i 10 (DIECI!) milioni di euro. Insomma se hai 10 milioni di patrimoio non paghi nulla come se sei proprietario di un appartamentino al quarto piano senza ascensore, se hai diecimilioni e un euro paghi la bella cifra di 0,5 (MEZZO!) centesimo. Nemmeno un'elemosina di stato, ma una vera e propria presa per i fondelli.
C'è solo da sperare (ma senza troppa speranza), che le sirene di Montezemolo non facciano presa su un certo centro-sinistra. Certo Bersani che si dice pronto a "discutere" sulle pensioni non è un bel segnale. 
Dopo la fine del CAF e l'ascesa di Silvio I da Arcore tornò in voga un vecchio motto qualunquista: "Aridateci er Puzzone", non ho mai capito se riferito a Craxi o, più probabilmente, ad Andreotti. Non ho mai condiviso questa "richiesta" perché il terreno fertile per Berlusconi è stato preparato proprio da quel "Puzzone" che si sarebbe rivoluto indietro. Ma al di là di questo, spero che fra qualche tempo, con il sabaudo ai vertici del governo, non si abbia a rimpiangere addirittura il "Puzzone" attuale.


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