martedì 31 maggio 2011

Riflessioni dopo il Pisapia Day

Bene, smaltita la gioia per la vittoria di Pisapia, De Magistris e gli altri, smaltita la gioia (soprattutto) per la scoppola presa da Silvio Berlusconi e i suoi, cerchiamo di mettere in fila alcune riflessioni.

Vince il centro sinistra o perde Berlusconi?
Appena quattro giorni fa, alla vigilia dei ballottaggi che rappresentavano il "o la va o la spacca" per Berlusconi, Emma Marcegaglia afferma che Confindustria è delusa da Berlusconi, il quale "non ha in cima alla sua agenda la crescita, unica arma per difendere benessere e rilevanza politica internazionale, ma pensa ad altro". Parole pesantissime, a cui si aggiunge il concetto di "decennio perduto", in termini di "riforme", di competitività eccetera. Decennio nel quale Berlusconi ha governato per 8 anni su 10.
Perticolarmente significativo il fatto che all'inizio di questo decennio perduto la stessa Confindustria, presidente Antonio D'Amato, avesse fatto di Berlusconi il proprio rappresentante politico "ufficiale". E Berlusconi aveva ringraziato affermando "il vostro programma è il mio programma". Se non bastasse industriali come Moratti e Bassetti, pochi giorni prima dei ballottaggi, hanno dichiarato il loro favore per Pisapia, in quella sfida che Berlusconi, salvo retromarce dell'ultim'ora aveva trasformato in un plebiscito sulla sua persona. Attenti quindi a vedere nella pur bella e importantissima vittoria di Pisapia quello che non c'è. C'è sicuramente una stanchezza per Berlusconi e il suo governo, ma non è detto che ci sia una alternativa vera a livello nazionale. Soprattutto c'è una volontà della grande borghesia di disfarsi dell'ormai inservibile e impresentabile centrodestra berlusconiano.  Pare evidente che per costoro la priorità fosse dare una scoppola a Berlusconi. Pisapia, De Magistris eccetera sono visti come il "male minore". Ma la Marcegaglia lo ha detto chiaramente che nelle prossime elezioni politiche Confindustria vorrà dire la sua. Se vorrà dirlo con un proprio candidato (tipo un certo Montezemolo...) che coalizzi attorno a sé gli orfani di Berlusconi e il Terzo Polo, oppure se punterà sul candidato (adeguatamente moderato... né un Pisapia, né un De Magistris, stiamone certi!) del centrosinistra lo vedremo. Certo è che per far passare certe "riforme" il centrosinistra garantisce maggiormente la pace sociale. Attenzione quindi: nella patria del trasformismo i gattopardi, come ci ha insegnato Tomasi di Lampedusa, sono sempre in agguato.

Tornano le "costole della sinistra"?
Già qualche giorno prima dei ballottaggi Bersani ha lanciato segnali alla Lega: se volete davvero il federalismo dovete farlo con noi. Dopo il voto di domenica e lunedì, ha rilanciato: coinvolgere la Lega (sì... la Lega Nord, quella di Bossi, dei manifesti con scritto "Zingaropoli" e di tante altre facezie, tipo il sindaco di Treviso che vuole eliminare i bambini "dei" zingari) nella ennesima riforma elettorale. Pare sia già allo studio un sistema tagliato addosso ai leghisti come una camicia verde, che permetta loro di prendere lo stesso numero di deputati che hanno oggi andando da soli. Insomma, lo stesso copione già visto nel '95, ai tempi del "ribaltone", quando l'ineffabile Massimo D'Alema definì la Lega una "costola della sinistra". Secondo il principio: se qualcuno non riesci proprio a sconfiggere, alleatici. Anche se vuole sterminare i bambini "dei" (sic) zingari.

La sinistra del fare (...cose, vedere ggente...)
La grande affermazione di candidati di centrosinistra ma non del PD è stata salutata, da molti dei miei contatti su facebook, come la dimostrazione che si può pensare ad una sinistra nuova, riformista, europea, laica, fuori dai logori schemi del secolo scorso. Perché no? Perché esattamente lo stesso postulato, in termini più o meno uguali, fu alla base della svolta di Occhetto (che non a caso oggi è in SEL)... e questo è il punto dove stiamo oggi: i lavoratori non sono mai stati così isolati e privi di potere e oggi la sinistra o è fuori dal parlamento o non sta più a sinistra (vedi PDS/DS/PD). Credere che basti mettere un vestito nuovo alla "sinistra" basti per risolvere i problemi della sinistra italiana è una pia illusione... E poi, cosa vorrebbe dire "sinistra nuova, laica, europea"? ad esempio: rispetto alla disciplina Marchionne, rispetto al fatto che chi oggi è co.co.co. prenderà (quando e SE) una pensione di 120 euro lordi, rispetto all'acqua pubblica, rispetto alla legge 30... Come si caratterizza su questi temi la "sinistra nuova, europea ecc ecc"? altrimenti rischiamo di fare come l'amica di Nanni Moretti: "faccio cose, vedo ggente"...

"Morcone, Morcone... chi era costui?"
Chissà se Bianca Berlinguer, ieri sera al TG3, si ricordava di un certo Morcone qundo ha definito De Magistris il candidato di PD, IDV e SEL. Certamente non mi legge, ma glielo ricordo io: Mario Morcone, ex prefetto di Napoli era il candidato appoggiato al primo turno da SEL e PD. De Magistris era il candidato di IDV e Federazione della Sinistra. SEL e PD sono saliti sul carro dopo, al secondo turno. Sarebbe stato troppo per la brava direttrice del TG3 ricordare fra le forze a sostegno di De Magistris anche la FDS, che peraltro a Napoli ha preso gli stessi voti, più o meno, di SEL? Sul sito dell'Ansa invece si pubblicavano le foto della festa a Napoli per De Magistris: inutile dirlo, una selva di bandiere del PD, di SEL e IDV... nessuna riportante l'orrido simbolo della falce e martello. Ieri sera all'Infedele di Gad Lerner i detrattori di Pisapia sottolineavano la sua antica appartenenza a Rifondazione come se fosse una ingiuria, il coordinatore dei suoi comitati ha precisato che era "indipendente". Insomma l'oscuramento della FDS e dei comunisti continua... e spesso il fuoco "amico" è più letale di quello nemico...

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