lunedì 11 aprile 2011

Manifestazioni senza bandiere e memoria

Sabato scorso ho partecipato alla manifestazione contro la precarietà in Piazza Duomo a Pistoia. Una manifestazione, come altre ce ne sono state, dove gli organizzatori hanno espressamente vietato le bandiere di partito. Vabè. A un certo punto, mentre me ne stavo da una parte con un paio di compagni, arriva una signora che distribuisce un volantino relativo ad una iniziativa in difesa della scuola pubblica. "Senza bandiere di partito", precisa.

Confesso che cominciano a darmi uggia le "manifestazioni senza bandiere", questa diffidenza verso i partiti (a sinistra, perché nelle manifestazioni messe in scena dal centro destra le bandiere di partito sono ben presenti). Si vuole lasciare fuori la politica da queste manifestazioni. Come se la difesa della scuola pubblica, come se la lotta alla precarietà non fossero un fatto politico! Vogliamo difendere la Costituzione. Bene! Ma è noto o no che i partiti sono previsti da quella stessa  Costituzione che si vuol difendere come i luoghi destinati all'organizzazione politica dei cittadini? Lo sappiamo o no che sono stati i partiti ad aver organizzato la Resistenza al nazi-fascismo? Lo sappiamo o no che una ventina di anni prima il fascismo si è affermato anche per la debolezza dei partiti?
E' indubbio che, se questo è lo stato delle cose, i partiti abbiano le loro colpe. Ma è anche vero che una società senza corpi intermedi non è una società più democratica, come molti vorrebbero far credere... al contrario! Le dittature non a caso aboliscono per prima cosa partiti e sindacati...
Credo che chi fa politica a sinistra, cioè chi non ha di che vergognarci né della storia della propria parte politica né della propria storia politica personale, dovrebbe non accondiscendere a questa concezione che è una sorta di "qualunquismo di sinistra", tanto stupido quanto dannoso. Perché come minimo è il portato di un certo "veltronismo di ritorno", atteggiamento pre-politico che, nel cercare di conciliare l'inconciliabile, nel tenere insieme quello che insieme non sta, finisce nel classificare l'umanità non fra sfruttatori e sfruttati (per carità!), non fra ricchi e poveri, neppure fra consumatori e produttori di beni di consumo, ma semplicemente fra "persone perbene" e no... divisione quindi decisamente impolitica. Perché si può essere "perbene" e ritenere in buona fede che la scuola pubblica debba lasciare il posto a quella privata; si può essere "perbene" e ritenere in buona fede che il precariato sia un bene. Si può essere "perbene" e ritenere che marchionne abbia ragione. Conosco anche qualche persona "perbene" che vota Berlusconi, se è per questo!
Nel caso peggiore è il contributo inconsapevole all'attuazione di un certo progettino che qualche anno fa tendeva, fra le altre cosette, a indebolire il ruolo dei partiti (si legga il punto 1 dei "procedimenti"). Sì, se qualcuno dei miei sparuti lettori non avesse cliccato il link, mi riferisco proprio al "Piano di rinascita democratica" di Licio Gelli. Screditare i partiti che, ovvio, "sono tutti uguali", "tanto mangiano tutti", "i politici sono tutti fannulloni e/o ladri". Insomma i novelli alfieri "senza bandiere" della Costituzione, hanno la memoria decisamente troppo corta!
Posto che comunque chi fa politica (e in special modo un comunista), non può non partecipare a una manifestazione contro la precarietà, o per la scuola pubblica, mi viene voglia di fare come quel consigliere comunale di un comune in provincia di Prato che, anni fa, non potendo per regolamento del Consiglio comunale portare striscioni in aula, andò in consiglio esibendo una t-shirt che denunciave la politica di Ariel Sharon verso la Palestina. Dapprima invitato ad uscire si rifiutò, sostenendo che nessuno poteva impedirgli di indossare la maglietta che riteneva. Fu sospeso il Consiglio, il segetario comunale cercò invano un qualsiasi appiglio nel regolamento, e alla fine il consigliere (di Rifondazione comunista), fu riammesso ai lavori.
Da ormai venti anni milito in Rifondazione comunista... di T-shirt con il nostro bel simbolo in bella vista ce ne ho un bel po'...

Nessun commento:

Posta un commento