martedì 8 maggio 2012

Amministrative del 6 e 7 maggio: il commento del Comunista Medio


I dati delle elezioni del 6 e 7 maggio confermano l'urgenza della ricostruzione di una sinistra unitaria e plurale... fatti due conti la FDS va male, attestandosi sul 2,5% circa di media nei capoluoghi di provincia. Ma SEL non va molto meglio, attestandosi sul 3,5, nonostante i sondaggi che la danno al 7% o giù di lì. Va male anche l'IDV che quasi ovunque dimezza le percentuali rispetto alle scorse regionali. Certo, il voto amministrativo penalizza sempre i partiti nazionali, e in questa tornata erano particolarmente diffuse le liste civiche.
Ma il dato politico di SEL e FDS mi pare interpretabile come un risultato deludente. I grillini intercettano in maggioranza il voto deluso dalla lega. Infatti il M5S non sfonda al sud. Una riflessione sulla sinistra: se il progetto della FDS ha indubbiamente il fiato corto, SEL non ha prospettive migliori. Anzi, sembra sgonfiarsi il fenomeno Vendola. Credo sia necessario prendere atto di questa situazione, mettere da parte particolarismi e rivalità antiche e nuove e cercare di ricomporre il campo della sinistra, di qui e il 2013. Il tempo non è molto. Una indicazione la possono dare le liste dei "Beni comuni", che non hanno sfigurato in queste elezioni. A Lecce (SEL+FDS) 4,62%, ad Agrigento il candidato sindaco della lista Agrigento Bene Comune (SEL+IDV+FDS) ottiene il 9,08%, a Cuneo la Costituente dei Beni Comuni (FDS+indipendenti), ottiene il 6,82%, surclassando SEL al 3,05% e IDV al 3,64%. Una rondine non fa primavera, ma altre strade non le vedo. O lavoriamo in questa direzione o ce ne staremo lì, in balia della corrente che non siamo in grado di affrontare, aggrappati a un tronco a guardarsi in cagnesco l'un l'altro e a fare a chi resiste un minuto di più. Onestamente non mi pare una prospettiva interessante. Proviamo a metterci tutti in discussione, proviamo a preferire di nuotare in mare aperto piuttosto che fare il pesce grande nell'acquario piccolo. Forse così riusciremo a salvare la sinistra e a non lasciare masse popolari dempre più larghe in balia del populista di turno.

5 commenti:

  1. In pratica Grillo sconfigge Berlusconi e ridimensiona i partiti di sinistra. In un colpo solo ha cancellato il primo nemico del PD (il Pdl di Alfano) e tiene sotto scacco il nemico interno (la sinistra del PD) che non va oltre il 10% e non potrà condizionare minimamente il PD.
    Bersani ha trovato il suo alleato fedele, grazie a Grillo, ora può iniziare a ridere anche lui.

    http://patriadelribelle.blogspot.it/2012/05/bersani-si-allea-con-grillo-e-vince.html

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    1. Concordo parzialmente con l'articolo; soltanto che secondo me la situazione reale è più complessa di quanto è posto; conoscendo persone di diversa ideologia politica e il loro voto alle amministrative i voti di Grillo sono in buona parte tolti alla sinistra (specialmente IDV e SEL, meno colpita la FdS), mentre molti delusi di destra hanno scelto la via dell'astensione (non mancando, ovviamente, anche in questi casi, un voto di protesta a Grillo, soprattutto a Nord). Il PD risente in minima parte di questo trasferimento di voti, avendo una "clientela elettorale" pfiù fidelizzata; questo implica che la conclusione "Bersani ha trovato il suo alleato fedele, grazie a Grillo" è verissima...

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  2. D'accordo spero che i compagni percepiscono questa
    valutazione altrimenti non andremo lontano senza se&senza ma, rimbocchiamoci le maniche x le prossime elezioni politiche e spero che si crea l'unità della sinistra come accaduto in Francia.-

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  3. Condivido tutto, spero che i compagni&gne della segreteria nazionale percepiscano questa valutazione altrimenti non andremo lontano senza se&senza, rimbocchiamoci le maniche x le prossime
    elezioni politiche x l'unità della sinistra come
    avvenuto in Francia saluti a Voi.-

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  4. Condivido analisi e riflessioni. Ho commentato anche in altre sedi (EssereComunisti) e credo che, malgrado ciò che giustamente hai scritto anche Tu, ci siano i presupposti per un rilancio stile Fronte de Gauche. La Federazione deve e può essere la "casa comune" in cui ampliare il Fronte; e se vogliamo possiamo aprire ancora di più anche a quelle forze che sono meno a sinistra di noi. Non è svendersi, ma cercare di conquistare posizioni dalle quali far ripartire un progetto pià incisivo che al momento è troppo circoscritto e limitante. Non siamo e non possiamo essere soltanto autoreferenziali senza pensare a ciò che il Cittadino ha passato e sta passando... Ciò che per noi è scontato deve diventarlo per gli altri. Si "comunica" con chi ci capisce o si cerca di "comunicare" con chi vogliamo avvicinare alle nostre posizioni? Penso che la risposta sia scontata. Se non lo fosse avremo dei seri problemi di miopia.
    Grazie per l'ospitalità. Saluti

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