venerdì 28 maggio 2010

La signora Giuliana, Tremonti e la signora Emma

La signora Giuliana (nome di fantasia) abita a pochi metri da casa mia. Ha settant'anni circa, vive sola con il marito di quasi ottanta, i figli sono fuori casa da tempo. La conosco da sempre e sono quasi certo che abbia sempre votato comunista. Qualche giorno fa, salutandola, l'ho vista parecchio amareggiata. "Tutto bene?" ho chiesto. Mi ha risposto che no, non andava affatto tutto bene. Perché la "stangata" di Tremonti e Berlusconi da 25 miliardi rischia di fargli perdere i circa 100 euro mensili di pensione di invalidità che la signora Giuliana ha ottenuto circa 20 anni fa dopo un brutto incidente sul lavoro che l'ha lasciata un po' claudicante. "Io e mio marito", mi ha detto "insieme non arriveremo a 1000 euro il mese. Lo sa Dio se quei 100 euro in più ci facevano comodo". Invece no. La signora Giuliana (invalida, anche se non grave, del lavoro) rischia di dover pagare cara la crisi che, non avendo, credo, mai speculato in borsa, non avendo acquistato titoli spazzatura, non avendo mai avuto contatti con agenzie di rating, non ha davvero contribuito a generare. E come lei la pagheranno i dipendenti pubblici, con i loro rinnovi contrattuali bloccati (Berlusconi dice: non è un dramma se saltano un giro. Non lo sarebbe se anche i prezzi non aumentassero...); la pagheranno tutti coloro che dovranno far fronte all'inevitabile taglio dei servizi che verrà oparato dagli enti locali (che si vedono tagliati 13 miliardi di euro); da chi dovrà spendere 7 euro e mezzo a ricetta (quindi, con i suoi acciacchi, ancora la signora Giuliana) eccetera eccetera. Non la pagheranno gli evasori fiscali, che potranno indisturbati continuare a sottrarre al fisco 156 (CENTOCINQUANTASEI!) miliardi di euro all'anno (più di sei volte la manovra di Tremonti e Berlusconi), con una media di quasi tremila euro a testa sottratti al fisco (compresi i neonati e tutte le signore Giuliana d'Italia). Intanto un'altra signora, la signora Emma, molto più fortunata della mia vicina, perché può confidarsi - anziché con il dirimpettaio - direttamente attraverso le prime pagine dei maggiori quotidiani , è anche lei, poverina, non del tutto contenta della manovra di Tremonti e Berlusconi. Bene che non siano tassate né le garndi rendite, né i grandi patrimoni, né la speculazione finanziaria; bene che non ci sia una stretta sull'evasione o sui grandi redditi. Ma un neo c'è: troppi pochi tagli al welfare. Beh, meno male che almeno lei non ha una piccola pensione di invalidità, come la signora Giuliana. Altrimenti gira e rigira, il prezzo della crisi lo pagava anche lei...

1 commento:

  1. Al peggio un c'è ma' fine!!!!!!!!! e già si parla di utilizare il tempo di blocco dei contratti pubblici (3 anni) per ridisegnarne la struttura,riducendo i minimi e inserendo il salario flessibile (circa il 30%) in questo modo se "te" lo meriti puoi ancora sperare di raggiungere l'ex totale. Dividere, dividere sempre. Ovviamente fra i sindacati ci sono estimatori del sistema meritocrtico. Qanti bravi figli vedranno finarmente riconosciute le loro capacità meritorie e quante tessere (di quelle buone ) si vedranno in giro!

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